Oct. 17th, 2009

fujiyuko: (Badou)
Buongiorno gente! Ma chi sto salutando?!
E con oggi -12 a Lucca! Nell'attesa della partenza mi sto trastullando (xD) con la lettura di un capolavoro: Dogs.
Scritto e disegnato da Shiro Miwa, è uno dei manga più belli che ho letto.
"In una città che trabocca di depravazione, l'unico modo per sopravvivere è affidarsi alle armi da fuoco. Quattro "cani" - Heine, Bado, Mikhai e Naoto - e le loro vite dipinte vividamente in questo volume" [cit. Planet Manga]. Stray Dogs Howling in the Dark è un volume unico che rappresenta il prologo, la presentazione dei personaggi che poi saranno i protagonisti della serie Dogs: Bullets and Carnage (In italia Dogs: Pallottole e Sangue). Adesso voglio riportare qualche frase che sintetizza un pò l'essenza di questo manga e della sua storia.

- All'improvviso e senza troppi complimenti il boss mi incaricò di occuparmi di Ian. Per lui non era altro che l'erede della sua organizzazione. Bastava guardare in volto Ian per capirlo; aveva la faccia di qualcuno cresciuto senza aver mai ricevuto l'amore di qualcuno... Ho sentito che all'inizio di quest'anno è stato dicendo "Buon anno nuovo, papà"...che ha premuto il grilletto
≈Mikhai

- Ian: Io ero geloso di Milena. Ti adoravo. Per me eri come un padre, molto più del mio vecchio. Ma io sono figlio di una prostituta. Non so cosa sia una madre, e forse Milena rappresentava ciò che la gente chiama "madre"? Non lo so, per me era soltanto una donna che ti avrebbe portato via da me. Volevo il primo papà che avessi mai avuto...tutto per me. Anche ammazzare il vecchio e diventare boss, praticamente l'ho fatto per disperazione. E mi si è ritorto contro di brutto...mi sta proprio bene, eh? Mi daresti il colpo di grazia...papà?
Mikhai: Avevo paura di sentirmi chiamare così. In realtà il motivo l'avevo capito; un essere disumano che per lavoro ha ucciso chiunque gli capitasse, si metteva a fare il bravo paparino. Non volevo rendermi conto di quanto fossi idiota. E neppure del fatto che, nonostante tu avessi ucciso Milena...io avevo il terrore di perderti...
Ian: 'ccidenti a te! Anche questo tuo lato tenero e coglione non è cambiato...
 
- E' come un fiume attraversa la città, o le montagne che la circondano. Cosa sia in effetti è un mistero, ma il fatto di non saperlo non costituisce un problema. E' semplicemente lì. Continuare la vita di tutti i giorni vicino a qualcosa dalla natura sconosciuta può anche essere un problema, ma ora...ho un problema più grosso.
Iniziamo a raccontare per ordine. Io sono Bado. Faccio l'informatore, vado e vengo dal lato oscuro della città, raccatto informazioni pericolose e le vendo a prezzi alti. E' un lavoro hard-boiled, ma...a causa della crisi economica, ultimamente anch'io mi ritrovo in ristrettezze, e mi tocca arrampicarmi sui muri a investigare su adulteri per quattro soldi.
≈Bado

- (Bado si è cacciato nei guai fotografando un boss mafioso durante una situazione "compromettente" (sadomaso omosessuale) e ora è bracconato dalla family)
Mikhai: Che esagerato, preoccuparsi tanto per un rancore o due...
Bado: Certo, per un hitman di prima classe come te dev'essere ordinaria amministrazione! Aaah, uffa, basta! Voglio una sigaretta!
Kiri: Qui è vietato fumare, e poi dato che sei un ricercato gradirei che non facessi tutto questo chiasso.
Bado: Ho capito, ho capito, che cavolo! Me ne vado! Mi arrangerò da solo in qualche modo! Ma se crepo, torno a perseguitarvi come fantasma!
Mikhai: Ma vai ancora alle elmentari?!
Badou: *piangendo* Vi odio tutti quanti!
(sono arrivati i mafiosi, varie sparatorie, e inaspettatamente Bado esce)
*bisbiglia*
Boss: Uh? Cosa?
Bado: *bisbiglia*
Boss: Non riesco a sentirti! Vuoi parlare più forte?!
Bado: Ehi, Mister! Come va il culo? Masochista del cazzo!

- I miei ricordi sono frammentati. Io e i miei genitori stavamo fuggendo da qualcosa. Non ricordo né da chi, né perchè stessimo fuggendo...né il volto dei miei. Non so se persi i sensi per un attimo, o per delle ore. Ero agonizzante sotto i corpi squartati dei miei genitori. Non so cosa fosse successo. Una luce a forma di croce mi tagliò a pezzi in un istante. Anche io sarei morta di lì a poco. Nonostante la mia età, quello lo capivo anch'io. Prima che me ne rendessi conto, lui era lì e guardava verso di me. Quella katana...è stato lui? E' stato quest'uomo a...? Poi disse: Vuoi vivere? Rispondimi! Ti sto chiedendo se non vuoi morire.
≈Naoto

Per ora mi fermo qua, poi scriverò quelle di Heine,e quando si degneranno di portare il volume 4, quelle successive!
Bai Bai, heppi pipol! xD

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